Huawei Band 3 Pro

Il Huawei Band 3 Pro è un activity tracker di fascia media.

Questo modello è decisamente accattivante e con una qualità costruttiva di alto livello (display in vetro, cornice metallica). Non ci sono pulsanti fisici, scelta che si rivela abbastanza infelice nei casi in cui il dispositivo si bagna. Pensate a quando si suda, si corre sotto la pioggia o si nuota, e ai controlli del touchscreen che diventano sempre più casuali. Purtroppo il trend attuale è di preferire il design (e la continuità della linea) alla funzionalità.

Il cinturino dovrebbe essere sostituibile, il condizionale è d’obbligo perché non sembra venire via senza un combattimento prolungato.

Nell’uso quotidiano, Huawei Band 3 Pro è una gioia. Occasionalmente il tuo polso ronza di notifiche (se abilitato), permettendoti di leggere i messaggi senza consultare il telefono, ma per il resto resta quieto, prendendo vita solo se muovi bruscamente il polso.

Un aspetto negativo: non c’è luminosità automatica e coprire lo schermo non lo spegne automaticamente come avviene con alcuni dei suoi rivali, il che può essere particolarmente fastidioso se sei incline a muovere le braccia a letto. C’è un’opzione per ridurre la luminosità di notte seppellita nelle impostazioni – sconcertante non sia abilitata di default – ma non è una soluzione perfetta.

Il software del localizzatore è piuttosto semplice, provandolo sul campo si sembra purtroppo che il GPS sia abbastanza impreciso, con uno scarto del 10%. Il lato positivo è che il monitoraggio della frequenza cardiaca sembra piuttosto solido.

A parte la precisione del GPS e della frequenza cardiaca, il Huawei Band 3 Pro cade nella stessa trappola di tutti i fitness tracker sottili: non c’è abbastanza spazio sullo schermo per mostrare tutte le principali metriche di corsa in un colpo d’occhio. Invece, sei campi di dati sono mostrati su tre schermate, che possono essere spostati con un tocco. Basti dire che questo non è l’ideale per i corridori seri, soprattutto perché non puoi cambiare l’ordine in cui appaiono.

Fortunatamente, il design non è poi così male, poiché il pulsante a sfioramento per fermarsi e iniziare è sufficientemente lontano dal pannello principale da non toccarlo accidentalmente e chiudere la sessione. E anche se lo tocchi per caso, devi tenerlo premuto per la durata di un conto alla rovescia di tre secondi affinché tutto accada.

Un’area in cui Huawei Band 3 Pro eccelle davvero è la durata della batteria. Nonostante abbia una piccola cellula da 100 mAh che alimenta le cose (tra il 2,5 e il 3,5% della capacità media della batteria dello smartphone), continua all’infinito. Huawei ritiene che duri fino a tre settimane con una singola carica o circa sette ore di tracciamento GPS.

Huawei Band 3 Pro ti fa usare Huawei Health, che non è una brutta app in se, ma tre problemi evidenti.

• Non ha un’interfaccia web, il che significa che puoi esaminare i dati solo sul tuo telefono.
• E’ probabile che i tuoi amici non lo utilizzino, il che significa che ogni senso di competizione viene immediatamente perso.
• In termini di app connesse, puoi condividere i dati solo con MyFitnessPal e Google Fit. Non esiste alcuna opzione per esportare cose su Strava, Runkeeper, Endomondo o altro.

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